giovedì 29 aprile 2010

Fumare fa male al cuore. Ecco perché.

Durante la Maratona del Cuore sono state previste alcune conferenze sulla salute del cuore. Gli argomenti sono: Cuore di Donna: come proteggerlo!; L’infanzia e adolescenza: come educare i nostri figli; Genetica e salute: Questione di “eredità”; Fumo e inquinamento.
Anticipiamo alcuni stralci dell'intervento del dottor Alberto Zolezzi - pneumologo - Azienda Ospedaliera “Poma” di Mantova.


"Il fumo di sigaretta non è nato con l’uomo, è stato introdotto in Europa gradualmente dopo la scoperta dell’America, diffuso nelle classi sociali più elevate per 4 secoli fino all’epidemia del Ventesimo secolo.

Attualmente costituisce uno dei principali business statali: la forte valenza economica per alcune multinazionali costituisce il maggior ostacolo a serie e capillari campagne antifumo, la pubblicità diretta è bandita in Italia, ma il fumo di sigaretta trova spazio diffusamente sui mass media grazie a messaggi più o meno subliminali, ad esempio il rosso Ferrari che è lo stesso delle Marlboro.

La valenza economica potrebbe essere uno dei fattori su cui fare leva per aiutare a smettere di fumare:
- riduzione delle spese vive per il fumatore (120 euro al mese in media)
- ridurre il business delle multinazionali
- ridurre le spese sanitarie per il paziente e per lo Stato, il fumo riduce notevolmente la qualità e la quantità di vita, dal 50 al 66% dei fumatori (Peto et al) muore per patologie fumocorrelate, con numerosissimi casi di invalidità.

Le sostanze contenute nell’esalato sono numerosissime (più di 4.000 e se ne scoprono delle nuove di anno in anno), idrocarburi, monossido di carbonio ecc: fumare è, quindi, come avere un piccolo tubo di scarico di un’automobile in bocca, con un danno diretto alle vie respiratorie, un’atrofia progressiva della mucosa laringea e bronchiale con una riduzione delle capacità di filtro da parte dell’organismo e un meccanismo a catena di amplificazione del danno, che portano alla bronchite cronica e in alcuni casi al cancro in diversi organi, in particolare laringe e polmone; sono noti altresì i gravi danni degenerativi cardiovascolari.
Tra le sostanze note contenute nell’esalato la nicotina è la responsabile della dipendenza da fumo, e della conseguente difficoltà a smettere di fumare; il benessere soggettivo, la sensazione di sicurezza legato alla nicotina è controbilanciato dai sintomi di astinenza (ansia, irritabilità ecc) che insorgono quando il tasso ematico scende, che portano a ricominciare a fumare.

Gli approcci per aiutare il paziente a smettere di fumare prevedono in particolare di agire sulla dipendenza da nicotina, con approccio comportamentale e cognitivo (a vari livelli, anche il counselling breve fatto da operatori sanitari non medici è importante), o con farmaci; la terapia sostitutiva nicotinica è la più praticata, con buone possibilità di ottenere lo stop del tabagismo soprattutto se unita a un percorso monitorato da operatori sanitari; altri farmaci hanno attività antidepressiva o agiscono sui recettori nicotinici, anch’essi hanno dimostrato di incrementare i successi di astensione da tabagismo o di prevenzione delle recidive; il Centro Antifumo della Unità Operativa Pneumologia e UTIR della nostra Azienda Ospedaliera si pone l’obiettivo di supportare i pazienti che intendono smettere di fumare.

E' importante tenere viva l’attenzione sul tabagismo, per ottenere in prima battuta gli obiettivi di salute pubblica previsti nel 2000 e ad oggi disattesi, in particolare per quanto riguarda il fumo in gravidanza e nella donna in generale; non abbiamo dati sugli effetti sommatori del tabagismo e dell’inquinamento ma è buon senso sospettare un incremento della incidenza e della gravità delle patologie legate a questi fattori; la politica sanitaria deve supportare ulteriormente il settore prevenzione (ad esempio i centri antifumo e la ricerca sui farmaci dedicati) per migliorare la qualità di vita dei pazienti attuali e per rendere sostenibile il Servizio Sanitario pubblico del domani."

martedì 27 aprile 2010

Camminare fa bene al cuore. Ti aspettiamo!


Per contrastare la sedentarietà la Maratona del Cuore organizza nei giorni di sabato e domenica una camminata per la salute, della lunghezza di 5 chilometri, tra centro storico e la natura dei Laghi Mantovani. Il gruppo sarà seguito da esperti in Scienze Motorie e Storia dell’arte.

Secondo l’OMS l’inattività fisica è considerata ad oggi uno dei principali fattori di rischio per malattie cardiovascolari, diabete ed obesità. La pratica di una regolare e costante attività fisica rappresenta un fattore fondamentale nella prevenzione di importanti malattie. Numerosi sono i benefici prodotti dall’esercizio fisico a diversi distretti, tra cui:

- apparato cardiovascolare: migliora il lavoro del cuore e le sue prestazioni, riduce la pressione del sangue e la frequenza cardiaca a riposo;
-apparato respiratorio: aumenta la capacità respiratoria e la capacità di utilizzare ossigeno da parte dell’organismo;
-sistema muscolo-scheletrico: aumenta la massa muscolare, migliora la forza, la mobilità articolare e riduce la limitazione nei movimenti;
-sistema metabolico: contribuisce a ridurre la massa grassa e la circonferenza vita, previene l’eccessivo aumento di peso e mantiene il peso perduto, riduce il colesterolo totale ed aumenta il colesterolo HDL;
-psiche: aumenta lo stato di benessere generale, influenza favorevolmente l’umore e riduce l’ansia.

Ecco il programma nel dettaglio:
8:40 Ritrovo Piazza Sordello;
ore 9:00 Partenza da Piazza Sordello; Via Accademia; attraversamento del Ponte di San Giorgio;
Lungolago Gonzaga (percorso ciclopedonale) fino a Porta Mulina.
ore 9:40 Ritorno attraverso quartiere San Leonardo; Piazza Virgiliana; Via Virgilio; Via Cavour;
Piazza Canossa; Via Verdi.
ore 9:50 Arrivo in Piazza L.B. Alberti con una breve sosta dove storici dell’arte guideranno il gruppo lungo le seguenti tappe storico-culturali di Mantova:
Piazza Erbe; Piazza Broletto; Piazza Sordello.
ore 10:30 Al termine del cammino guidato si farà ritorno al punto di partenza del
“percorso salute”, dove si potrà ammirare la splendida vista del Castello di San Giorgio, con le spiegazioni dei nostri esperti di Storia dell’Arte.
La partecipazione è libera.

venerdì 23 aprile 2010

Il dottor Gargiulo di "Elisir", moderatore alla Maratona del Cuore

Gli affezionati telespettatori del programma di Rai Tre Elisir, condotto da Michele Mirabella, lo conoscono bene. E' uno dei consulenti più noti, il dottor Carlo Gargiulo, e sarà il moderatore della tavola rotonda che il Teatro Sociale ospiterà sabato 29 maggio, dalle 17 alle 19 (ingresso libero).

A breve altri dettagli.

mercoledì 21 aprile 2010

Un percorso di salute

Per tutti e tre i giorni della Maratona del cuore, sarà attivo un punto di incontro nella Loggia del Grano della Camera di Commercio di Mantova - a ingresso libero - dove sarà possibile reperire informazioni su prevenzione e cura delle patologie a carico dell'apparato cardiocircolatorio.
Medici e infermieri saranno a disposizione dei visitatori per rispondere sugli strumenti comunemente utilizzati nella diagnostica e nella terapia della malattie cardiovascolari
(fonendoscopio, elettrocardiografo, ecocardiografo, protesi valvolari, device, pace-maker, ecc…), con l’ausilio di video proiezioni, posters e altro materiale divulgativo.

Cinque le aree tematiche previste:
Area 1 : (Prevenzione) Identificazione dei fattori di rischio e il meccanismo del danno vascolare. L’importanza di uno stile di vita corretto.
Area 2 : (Clinica di base) Importanza della anamnesi e visita cardiologica con l’uso di strumenti di primo approccio come il fonendoscopio ed elettrocardiogramma.
Area 3 : (Approfondimento clinico-strumentale) Esame ecocardiografico e il test ergometrico, scintigrafia miocardica, TAC coronarica, RMN cardiaca.
Area 4 : (Diagnostica avanzata e terapia interventistica) Esame coronarografico, angioplastica e Pacemaker.
Area 5 : (Tecniche cardiochirurgiche) Dal by-pass aorto-coronarico al cuore artificiale
La Loggia del Grano ospiterà anche una serie di conferenze sulla salute del cuore. A breve il programma completo.

Malattie cardiache prima causa di morte in Italia

In Italia le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte. Il loro impatto, in termini di mortalità e sui ricoveri ospedalieri, si mantiene elevato e rimane il primo problema di sanità pubblica, nonostante l'enorme disomogeneità tra la Regioni. È quanto emerge da un capitolo di "I centri cardiovascolari", prima di una serie di pubblicazioni volute dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio, per promuovere un processo di armonizzazione nella definizione di linee guida per la riorganizzazione dell'assistenza e della prevenzione. La 'collana' dei libri ha per titolo "I quaderni del ministero della Salute".
Il ministero cita dati dell'Istat, dell'Istituto superiore di sanità (Iss) e dell'Osservatorio epidemiologico cardiovascolare, dai quali si evince che i maggiori sforzi, in futuro, dovranno essere orientati verso la prevenzione cardiovascolare globale al Sud e nelle Isole, mentre al Centro-Nord la tendenza decrescente dei tassi di mortalità sottolinea il grande impatto degli interventi preventivi, rivolti sia ai soggetti ad alto rischio che all'intera popolazione. A causa dell'aumento della popolazione anziana - si legge - lo scompenso cardiaco è una patologia sempre più rilevante dal punto di vista epidemiologico, e poiché questa tendenza demografica è destinata a proseguire, è realistico pensare all'ulteriore incremento di queste patologie.
(fonte: Ministero della Salute)

lunedì 19 aprile 2010

Alice, la fata ciccia che insegna ai bambini la cura di sé

Il rapporto fra eccesso di peso e malattie dell'apparato cardiocircolatorio è ormai assodato. Secondo il Ministero della Salute, in Italia un bambino su quattro è obeso.
Per questo nel programma della Maratona del Cuore si è deciso di inserire un appuntamento apposta per i bambini. Sabato 29 maggio, dalle 15 alle 15.45, al Teatro Sociale di Mantova (ingresso gratuito) è di scena lo spettacolo La Fata Ciccia, firmato dalla compagnia Teatro all'Improvviso.

Ecco in dettaglio alcune notizie sullo spettacolo:
Durata : 50 minuti.
Fascia d’età: dai 3 anni.
Tecnica utilizzata: attore, pupazzi e immagini.

La Fata Ciccia è un personaggio che può permettersi di fare tutto ciò che normalmente ai bambini non è concesso, un po’ come Dorian Gray lei non paga le conseguenze delle sue azioni finché un giorno….
Toccare il limite e fare l’azione che normalmente è proibita è il sogno di ogni bambino. Attraverso
l’eroe della favola il bambino ha la possibilità di vivere, ma solo nella fantasia, incredibili avventure apprendendo però, senza quasi accorgersene, quale è il sottile confine fra le azioni buone e quelle cattive.
Fra le azioni che rispettano il corpo e quelle che diventano cattive abitudini.
“Alice, la fata ciccia” è uno spettacolo che nasce da un lavoro di ricerca che Teatro all’improvviso ha fatto su richiesta dell’Associazione Cuore Amico e fa parte di una più ampia campagna di prevenzione alle malattie cardiovascolari: La scienza a scuola con il teatro.
L’operazione la scienza a scuola con il teatro mira a diffondere un’informazione che sia in grado
di innestare nel patrimonio genetico culturale della popolazione quel senso di rispetto del proprio
corpo e della propria salute che permette di migliorare la qualità della vita.

domenica 11 aprile 2010

Il nemico da abbattere è lo stress

(Adnkronos Salute) - Da un lato l'Italia che invecchia, con un'aspettativa di vita in continua crescita sia per lei che per lui. Dall'altro il logorio della vita moderna, con sempre piu' 'adepti' per fumo, alcol e dieta scorretta, e con agende appuntamenti che si allungano e notti che si accorciano riducendo ai minimi termini le ore di sonno.
Il tutto peggiorato dallo stress da crisi economica. Risultato: il cuore degli italiani soffre e fra le emergenze che piu' preoccupano gli esperti c'e' la fibrillazione atriale. La malattia del 'cuore che trema' e accelera con battiti irregolari colpisce "il 10% degli ultra 70enni. E' causata da una fibrosi atriale legata all'eta', ma anche all'ipertensione e agli stili di vita" e per questo puo' minacciare anche gli under 40. Il monito arriva da Alessandro Capucci, direttore della Clinica di cardiologia dell'ospedale regionale Le Torrette di Ancona e presidente dell'VIII Congresso internazionale su fibrillazione atriale e scompenso cardiaco, in programma oggi e domani a Bologna.
"La fibrillazione atriale - spiega l'esperto all'ADNKRONOS SALUTE - rappresenta l'artimia a piu' alto tasso di ricoveri in ospedale per anno". Con costi record che lievitano ulteriormente se si considerano le numerose complicanze della malattia: per esempio l'ictus, "correlato a fibrillazione nel 25% dei casi", e lo scompenso cardiaco, la sindrome del 'cuore stanco' che si abbina a fibrillazione in piu' di un paziente su due.
"I costi dei ricoveri per fibrillazione atriale sono stati calcolati in 1.500 euro al giorno in media - sottolinea Capucci - ma la cifra puo' anche raddoppiare se il malato non viene ricoverato nei reparti di cardiologia bensi' in quelli di medicina", meno attrezzati per assisterli al meglio. Ormai, pero', questi pazienti arrivano anche nelle corsie di geriatria, chirurgia e "spesso 'ingolfano' i Pronto soccorso".
E se purtroppo il tempo che passa non si puo' certo fermare, sulle abitudini poco sane si puo' invece intervenire. In particolare, lo specialista mette in guardia contro la "carenza cronica di sonno. Se ne parla troppo poco, eppure oggi si tende a dormire sempre meno", rubando ore a Morfeo e pretendendo troppo da se stessi.
Politici in perenne stress da comizio e 'colletti bianchi' della finanza alle prese con indici di Borsa sotto i minimi storici sono solo alcune delle categorie che piu' rischiano il cuore. "In generale - riflette Capucci - i ritmi della vita moderna sono diventati insostenibili per tutti. Siamo fatti per muoverci, per usare tutti i muscoli, invece siamo inchiodati alle scrivanie o alle poltroncine dei meeting".
Uniche distrazioni le pause caffe' - ma "chi ne beve piu' di 5 al giorno fa male", avverte il cardiologo - o gli 'happy hour' post ufficio ad alta gradazione alcolica. E anche i troppi drink rovinano cuore e arterie. Un circolo vizioso, insomma, al quale si sommano a volte fattori genetici. "Nel 15% dei casi la fibrillazione atriale non ha rapporti con alcuna cardiopatia - continua Capucci - e il 2% dei pazienti e' costituito da giovani under 30 che spesso hanno una familiarita' per la patologia. Proprio per indagare su alterazioni genetiche predisponenti, ad Ancona stiamo partendo con ricerche mirate".
Sul fronte delle terapie, gli specialisti a congresso si confronteranno sulla necessita' di migliorare la chirurgia ablativa grazie a nuovi cateteri e all'impiego della moderna robotica, per abbattere eventuali complicanze anche mortali che ricorrono nel 3-5% degli interventi. Sul fronte dei farmaci, tra il 2009 e il 2010 sono attese in Italia due sostanze promettenti: "La ranolazina, che e' indicata per l'angina pectoris, ma potra' rivelarsi efficace anche contro la fibrillazione atriale - e' convinto Capucci - e il dronedarone" che, abbinando all'azione anti-fibrillazione un effetto anti-tromboembolico, potrebbe evitare al paziente di assumere i medicinali anticoagulanti attualmente necessari in molti casi.
Infine un occhio di riguardo per il gentil sesso, troppe volte 'discriminato' in cardiologia. "Nelle donne la fibrillazione atriale ha un'insorgenza spesso subdola e puo' non essere riconosciuta con prontezza", afferma l'esperto. Dopo i 60 anni, in presenza di sintomi come respiro corto, stanchezza patologica e cardiopalmo si consigliano check-up cardiologici ad hoc.
(26/02/2009)

venerdì 9 aprile 2010

Cinque colori per aiutare il cuore

Secondo uno studio inglese pubblicato dalla rivista Circulation nel 2009, è fondamentale comprendere nella propria dieta quotidiana frutta e verdura, per evitare patologie come coronaropatia e ictus.
Dopo aver lavorato con gruppi di pazienti ipertesi, i ricercatori britannici hanno scoperto che, aggiungendo sei porzioni di frutta e verdura alla solita routine alimentare, sono aumentati i livelli nel sangue di luteina e beta-criptoxantina, antiossidanti che evitano la formazione di placche e ostruzioni nelle arterie, causa della maggior parte delle malattie cardiovascolari.
Per questo motivo consigliano una dieta che consiste in cinque porzioni (colazione, pranzo, cena e due spuntini) e che si articola in "cinque colori". Meglio prediligere alimenti di stagione ed evitare il monocromatismo. Insomma, bisogna mischiare gli alimenti elencati qui sotto:
Blu. Melanzane, mirtilli, radicchio, prugne, fichi. La loro sfumatura deriva dalle antocianine, che riducono i rischi di cancro, infarto e malattie cardiovascolari; sono inoltre ricchi di polifenoli, qundi aiutano a migliorare la memoria e combattere l'invecchiamento.
Verde. Insalata, kiwi, broccoli e spinaci sono ricchi di luteina, che protegge gli occhi da cataratta e maculopatia. Contengono anche magnesio, carotenoidi e polifenoli, utili ai vasi sanguigni, ai denti e alle ossa.
Bianco. Funghi, cavolfiori e patate contengono polifenoli e composti solforati, che aiutano a combattere l'incidenza dei tumori. Aglio e cipolla contengono allicina, che regola il livello di colesterolo e tiene sotto controllo la pressione sanguigna.
Rosso. Pomodori, ciliege, fragole, peperoni e anguria. Sono caratterizzati da alte concentrazioni di licopene ed antiocianine, che difendono le cellule dai radicali liberi. Secondo alcune ricerche, il licopene è utile nella prevenzione dei tumori alla prostata ed altri disturbi cardiovascolari.
Arancio. Arance e nespole, carote e zucche sono ricche di vitamina A, B e C e flavonoidi e carotenoidi, particolarmente importanti - questi ultimi - per la salute di di occhi e sistema immunitario.

lunedì 5 aprile 2010

L'importanza della prevenzione di G.Giannella (ASL Mantova)


Nei paesi “industrializzati”, all’ incremento della aspettativa di vita, si è associato un aumento importante e significativo degli eventi cardiovascolari maggiori.
Queste patologie rappresentano ormai la prima causa di morte e sono responsabili di quasi il 44 per cento della mortalità totale.
I progressi della terapia e delle capacità di intervento in caso di evento acuto cardiaco hanno fatto negli ultimi decenni enormi progressi e ridotto drasticamente la mortalità in occasione del verificarsi di eventi acuti per coloro a cui la malattia permette di raggiungere il luogo di ricovero.
Purtroppo però una buona parte degli eventi non consente una sopravvivenza tale da permettere l’ applicazione di queste tecniche terapeutiche ed inoltre per molti il ripetersi in tempi successivi dell’ evento porta ad un esito infausto.
Questo significa che la cura ha prodotto quasi tutti gli effetti positivi raggiungibili e che quindi per ottenere un consistente miglioramento si deve ormai affiancare una attività di prevenzione sempre più robusta che permetta di ottenere successi apprezzabili anche nel ridurre il numero degli eventi, la possibilità del loro ripetersi, il progredire del danno degenerativo che sta alla loro base.

Da questo punto di vista è importante riconoscere come alla base delle cardiopatie vi sono alcuni fattori di rischio principali.
Alcuni non sono modificabili come il sesso, l’ età ed il patrimonio genetico di ciascuno di noi.
Ma la maggior parte, sono rappresentati da fattori che possono essere modificati in senso positivo. Tra questi spiccano quelli che vanno sotto il nome di “stili di vita”, come fumo, obesità, sedentarietà, stress, ed alcune condizioni patologiche come dislipidemia, diabete, ipertensione.
Per queste ragioni le attività di prevenzione di ogni genere sono sempre più importanti nel contrastare questo tipo di malattie.
E’ possibile infatti pensare di intervenire in termini di prevenzione a vario livello e contrastare nella maniera più decisa possibile tutti questi fattori, che sono la maggioranza e quelli più aggressivi nel produrre queste patologie, per ottenere ancora un consistente successo nel modificare lo stato attuale del manifestarsi delle malattie cardiache.

Prima di tutto con la prevenzione primaria cioè con la riduzione dei fattori di rischio prima che essi possano causare un danno.
Principale obiettivo di questa prevenzione sono ovviamente gli “stili di vita”, cioè quelle abitudini che sono le principali responsabili delle alterazioni degenerative che possono portare a queste malattie.
L’ eliminazione del fumo di sigaretta innanzitutto, e poi l’ alimentazione corretta e l’ attività fisica, che debbono sempre essere associate per mantenere il peso entro i limiti e prevenire la comparse di diabete, ipercolesterolemia ed ipertensione, che ci predispongono fortemente a queste patologie.

Anche la prevenzione secondaria e la diagnosi precoce sono importanti, non esiste prova scientifica dell’ utilità di screening per le malattie cardiovascolari ma indubbiamente la compilazione della Carta del Rischio Cardiaco per valutare la nostra condizione di maggior o minor rischio per queste malattie, il controllo periodico della pressione, una valutazione degli esami di laboratorio relativi a queste patologie sono una buona precauzione per cogliere quanto più precocemente il verificarsi di patologie capaci di generare eventi cardiaci dannosi.

Infine è assolutamente importante anche la prevenzione terziaria, cioè tutte quelle attività che possono essere fatte anche per coloro che hanno già subito un evento cardiaco acuto per prevenire il suo ripetersi. Ancora una volta sono importanti gli stili di vita tenuti da questi individui ed i fattori importanti sono quelli ricordati già prima: fumo, alimentazione, attività fisica. Ma molto importanti sono anche il rispetto nel tempo delle terapie prescritte e delle scadenze periodiche di controllo. Anche chi ha già una patologia cardiaca ed ha subito un evento acuto può infatti sperare di vivere ancora a lungo purchè rispetti nel tempo le giuste condizioni di vita.

E’ evidente quindi che alla base di tutte le forme di prevenzione c’ è un processo di educazione della popolazione generale, dei soggetti a rischio, degli individui già affetti da queste malattie che aumenti le conoscenze sui rischi e i comportamenti adeguati e li renda soggetti attivi e consapevoli della tutela della propria salute.

sabato 3 aprile 2010

Tutto quello che volevate sapere sulla Maratona del Cuore... e non avete mai osato chiedere

La cattiva notizia è che le cause di morte più frequenti sono quelle connesse alle malattie del sistema circolatorio: si parla del 42 per cento dei decessi registrati annualmente in Italia (Rapporto Osservasalute del 2009.)
La buona notizia è che molto si può fare per invertire questo trend, e spesso non occorre uno sforzo titanico, ma attenzione a piccole cose. Ecco perché l’Associazione di Volontariato “Cuore Amico” ha voluto organizzare una tre-giorni a Mantova, i prossimi 28, 29 e 30 maggio, per sensibilizzare i virgiliani all’argomento, fornendo informazioni e consigli.
Il programma è nutrito e variegato, per raggiungere il maggior numero di persone, di tutte le fasce d’età. Eccolo:
CardioLab (Via Goito)
Presso questa postazione si potrà avere un primo check-up gratuito, condotto da un medico.
Percorso della Salute (Loggia del Grano – Camera di Commercio)
Nei cinque stand tematici allestiti saranno a disposizione dei visitatori informazioni su prevenzione, clinica di base, strumenti utilizzati per la diagnostica, tecniche cardiochirurgiche. Sono previste conferenze divulgative su argomenti specifici. Medici e infermieri saranno a disposizione, per rispondere a ogni domanda. Il personale della Croce Rossa insegnerà le tecniche di rianimazione cardio-respiratoria e la corretta esecuzione delle manovre.
Alimentazione
Sono previste due degustazioni con un nutrizionista, che spiegherà i principi di un’alimentazione amica del cuore.
Passeggiata della salute
Cinque chilometri lungo il lago e tra le vie della città, una camminata in compagnia di esperti di Scienze Motorie, che illustreranno i benefici dell’attività fisica sul sistema cardiovascolare.
Eventi (Teatro Sociale)
Il Sociale ospiterà sia una tavola rotonda sul tema “Nuove tecnologie e ricerca genetica. Cosa sta cambiano nella prevenzione, diagnosi e cura della malattie cardiovascolari”, che alcuni spettacoli per bambini e appassionati di musica.

In collaborazione con

Azienda Ospedaliera “C. Poma” – Mantova
Azienda Sanitaria Locale – Mantova
Croce Rossa
ConaCuore
CSVM
AVIS
Fondazione Cariplo
Camera di Commercio – Mantova